Progettista:
CZstudio associati
Committente:
Comune di Venezia, finanziato con fondi europei PNRR Programma - M 5 C 2 Inv. 2.2 NEXT GENERATION EU
Luogo:
Venezia IT
Periodo di esecuzione:
2023-2024
Prestazioni svolte:
Progettazione definitiva, Progettazione esecutiva
Progetto:
Il progetto del ‘bosco dello sport’ nella terraferma veneziana è occasione per il ripensamento in chiave contemporanea del tema del bosco urbano rideclinato come infrastruttura complessa antropico-ambientale. I criteri progettuali partono da un riconoscimento delle risorse ‘in loco’ per esplorarne il potenziale in termini di riuso. Le azioni rivolte ai materiali primitivi disponibili, acqua e terra in primis, definiscono il processo di forma-azione. Distante dalla sola fascinazione estetizzante dell’apriorismo figurativo, il nostro approccio al progetto di paesaggio contemporaneo alimenta l’ibridazione di contenuti culturali e valori ambientali proprio per sancire un rinnovato potenziale dialogico tra componenti antropiche e naturali. L’obiettivo è quello di innescare processi di rigenerazione territoriale più ampi a partire dalla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico del contesto perilagunare nel quale l’area è inserita: un lavoro sul palinsesto territoriale che ricava dalla struttura della bonifica e alle sue articolazioni avvenute nel tempo, il vocabolario del progetto di paesaggio. Vengono registrati così nuovi equilibri dinamici considerando l’imprevedibilità dei processi naturali così come le potenziali contraddizioni di quelli antropici, con l’obiettivo di gestire le risorse esistenti, la protezione acustica, la sicurezza idraulica e la gestione delle acque piovane, sostenendo la biodiversità e in generale e il miglioramento climatico. In particolare, il progetto indica impianti agroforestali differenziati in grado di rispondere alle condizioni di criticità attraverso risposte adattive e incrementali, e costruisce figurazioni e forme dello spazio atte a garantire svago e tempo libero, contatto e comunicazione sociale, salute e benessere delle persone. Mediante il ridisegno del suolo, si prevede la formazione di una nuova topografia: terrapieni e arginature, che attraverso un principio di equivalenza tra scavi e riporti, definiscono le aree occupate dai bacini di espansione in caso di eventi straordinari. Il ‘progetto-impasto’ individua inoltre l’area in cui insediare un bacino nell’ambito nord, al fine di ritenere le acque per riutilizzo a scopi irrigui, ed un bacino permanente a sud nel bosco planiziale destinato a svilupparsi come biotopo umido. Viene definita una corona verde naturaliforme per aumentare la biodiversità, che si specifica in organizzazioni del paesaggio diverse tra loro alternando nelle trame a sviluppo spontaneo della massa boscata ‘stanze’ verdi che si presentano come radure prative, diradamenti, luoghi per stare, destinati ad ospitare funzioni, persone, animali.