Progettista:
CZstudio associati Paolo Ceccon, con Engeko (capogruppo) AMAA, arch. A.Nonni, dr. agr. Anna Letizia Monti, Demogo, SNØHETTA
Committente:
Agenzia del Demanio
Luogo:
Bologna IT
Periodo di esecuzione:
2024
Prestazioni svolte:
Concorso Internazionale di Progettazione per il Parco della Giustizia di Bologna ex STA.VE.CO. - Bologna 2° premio
Progetto:
Il progetto è un intervento a larga scala di valorizzazione e rigenerazione di tutta l’area ex STA.VE.CO. con l’obiettivo di trasformarla nella nuova cittadella della giustizia di Bologna. Pensato come cerniera verde, luogo di lavoro, comunità, aggregazione, svago e cultura che attraverso la memoria del passato, ricuce e riconverte gli elementi in un’unica narrativa verso la creazione di un nuovo assetto urbano, viario e funzionale, un pezzo di città intergenerazionale, accogliente e accessibile. Il progetto del paesaggio è stato concepito come occasione di mediazione e collegamento tra diverse scale e contesti urbani e naturali, tenendo conto della variazione delle quote altimetriche e dei diversi gradi di antropizzazione e naturalità del territorio. Il parco si propone come link tra l’orografia collinare e quella urbana a valle, costruendo con l’edificio paesaggio un’infrastruttura capace di soddisfare la sostanziosa richiesta di parcheggi, di accogliere funzioni urbane e di mobilità dolce, assolvendo tra l’altro al ruolo ecologico di gestione delle acque e delle componenti ambientali. Il suolo naturale così riguadagnato è inteso come una superficie topografica adattabile, scomposta in lievi piani di diversa pendenza, tali da suggerire, direzionandoli, gli spostamenti delle persone. Gli elementi che caratterizzano le aree verdi e minerali dell’edificio paesaggio seguono una matrice lineare spezzata, che si articola in gradienti di diversa permeabilità, a seconda delle esigenze di assorbimento e recupero delle piogge, definendo diversi coefficienti di permeabilità del suolo. Il grande edificio paesaggio sarà un attrattore di flussi capace di smistare e orientare chi arriva dal centro della città e chi discende dal colle di San Michele in Bosco, il tutto attraverso un sistema ecologico attrezzato con attività per lo svago e in armonia con gli ambiti per il lavoro conseguenti al recupero dell’area ex Sta.Ve.Co. Una nuova destinazione mix used, senza che il sistema naturale ne subisca lo stress ed il peso. L’arrivo al bosco sarà l’occasione per passeggiate verdi e paesaggistiche tra giardini ampi e variegati, con un gradiente di naturalità che passa da un verde urbano ad uno più selvaggio. Questi momenti di interazione tra le persone e l’ambiente naturale si offrono di fatto come un servizio pubblico, fondato sull’arricchimento della consapevolezza del rapporto con la natura, costruendo delle vere e proprie “relazioni” per una sostenibilità ad ampio spettro.