Progettista:
CZstudio associati + Richard Meir & Partners + TEKNE + Cundall
Committente:
ENI Centro direzionale Exploration e Production
Luogo:
Milano IT
Periodo di esecuzione:
2011
Prestazioni svolte:
Concorso internazionale con preselezione-Progetto di seconda fase con approfondimento pari a un progetto preliminare
Progetto:
Il progetto insegue criteri di facile accessibilità ad edifici e spazi pubblici, implementa la costruzione della rete ciclabile esistente ed i punti di sosta, contribuisce ad aumentare la sicurezza, la fruibilità e la qualità figurativa dello spazio. Attraverso la costruzione di uno ‘spazio del movimento’ unitario, il progetto promuove le connessioni con il tessuto circostante, integra il disegno urbano, recuperando alberature e gli spazi aperti esistenti ad un uso quotidiano e per la sosta delle persone. Pavimentazione e copertura vegetale sono gli elementi principali che, integrati al ciclo delle acque, determinano l’articolazione del design dei nuovi giardini pubblici e privati. La gestione delle acque meteoriche e residue è alla base del controllo qualitativo e quantitativo dell’efficienza idraulica del progetto, e fornisce i presupposti e la struttura del disegno degli spazi aperti. Il recupero e trattamento delle acque avviene attraverso un sistema di drenaggio, fitodepurazione e stoccaggio in specchi d’acqua superficiali (per il riuso estivo a scopo irriguo). I gradienti di permeabilità differenziata dei suoli sono gestiti dal disegno delle pavimentazioni con giunti aperti o parzialmente sigillati e materiali franti, che costituiscono anche il sistema di irrigazione, invertendo il solo verso di scorrimento dell’acqua. Il suolo e’ composto da piani di diversa pendenza, tali da ‘suggerire’ i movimenti delle persone, regolare le acque e gestire i conflitti. Esso è caratterizzato da materiali vegetali e minerali che definiscono paesaggi distinti: ad ovest fasce parallele di vegetazione erbacea di diversa specie e altezza spuntano dalle pavimentazione definendo zone di giardino, ad est gruppi di alberi, che integrano quelli esistenti, costruiscono la copertura vegetale del suolo della piazza, migliorandone il confort ambientale e termico, contribuendo ad una significativa riduzione dell’effetto ‘isola di calore’ grazie ad un ombreggiamento che raggiunge il 50% delle superfici pavimentate.